Si tratta di un lavoro in parte autobiografico. L'Autrice, infatti, rivela, alla fine della narrazione, che il protagonista è suo nonno e ne pubblica un documento manoscritto.
Il manoscritto in effetti è il punto di arrivo della storia, assai triste, un'abdicazione vera e propria con cui Vi, il nonno protagonista, con linguaggio corretto e signorile cede la proprietà dei suoi averi.
Egli era un agricoltore benestante e colto, abituato a vivere nella natura dei suoi poderi, nei silenzi della montagna, a contatto con piante e animali e con contadini e braccianti rispettosi.
Costretto a trasferirsi in città non può più curare le sue proprietà, s'intristisce e pian piano ne muore.