Dal recupero di ingiallite carte d’Archivio, l’Autrice riprende un’altra verità sugli anni turbolenti e difficili dell’unificazione italiana, gli anni in cui, mentre si spegnevano gli entusiasmi, le speranze, le illusioni dei contadini meridionali, si accendeva, forte, la loro ribellione, la loro sete di riscatto e di giustizia.
Il lavoro prende avvio dalla storia del brigante Ferdinando Mittica, nativo di Platì, che operò nell’Aspromonte. L’Autrice poi sposta il suo obiettivo sui grandi temi della questione meridionale riprendendo studi di Einaudi e una serie di statistiche del primo periodo dell’Unità d’Italia. Infine ripropone la spinosa questione del Museo Lombroso di Torino, auspicandone la chiusura.