GALLICIANÒ
Nella prefazione Domenico Minuto, studioso di storia bizantina e della Comunità dei Grecanici, scrive che anche nell’originedei soprannomi si nasconde il fascino di una storia sconosciuta…”…Questo si manifesta nel modo come a Gallicianò si vedono e si fanno le cose e anche come se ne parla, una maniera singolare, semplice e poetica, umile e serena, senza ombra di intellettualismo e sicuramente personale. È un fascino che avvolge anche le cose, scende sugli orti e sulle capre, fuma dai fenghiti delle case, si diffonde nella valle e copre i monti. È presente in tutte le immagini con cui l’Artista (Domenico Nucera) ha nel libro illustrato il discorso delle parole: nello sguardo delle persone, nella grazia della vita quotidiana e dei paesaggi. Anche la luna a Gallicianò ha un volto tutto speciale…”.
Il libro ha certamente particolare valore documentaristico perché mostra una cultura che muore e il volto straordinariamente vero di un popolo orgoglioso e pacifico ricco di poesia e di spiritualità.