PER LA CALABRIA SELVAGGIA
Com’è noto i Diari di viaggio in Calabria e nel Regno di Napoli di Edward Lear si caratterizzano per la rievocazione dei luoghi visitati attraverso il duplice registro della memoria letteraria e delle illustrazioni topografiche, sebbene le venti vedute scelte a corredo dell’opera restituiscono solo in parte il lavoro dell’artista che fu febbrile accumulando ben più remunerativi sguardi su città, paesi e paesaggi naturali, poi dispersi in collezioni pubbliche e private.
Attraverso un certosino lavoro di scavo archivistico questo libro di Raffaele Gaetano porta alla luce per la prima volta 109 disegni di soggetto calabrese realizzati da Lear durante quell’avventuroso viaggio. Il risultato è straordinario per la non comune qualità esecutiva degli sketches in un’epoca in cui la fotografia non si era ancora incaricata di supplire alla visione diretta. Inoltre, i disegni rappresentano un prezioso tassello per la conoscenza di una regione allora mal nota se non addirittura sconosciuta, certo teatro di una storia in cui continuavano a sfilare miti e leggende.
Ma Gaetano fa molto di più ripercorrendo nel prezioso saggio introduttivo le tappe del rinvenimento, le idee estetiche dell’artista, il suo gusto per il caricaturale e il grottesco, le fatuità, gli inciampi e gli imbarazzi delle famiglie ospitanti, districando con pervicacia documentaria quei piccoli capolavori nel loro contesto storico